San Gerardo Maiella

La nostra struttura è a pochi metri dal Santuario di San Gerardo Maiella. La Basilica di San Gerardo è stata ricostruita e ampliata sul suo sito originario in diverse fasi. I documenti diocesani ci tramandarono che la facciata della Basilica era in stile neo-classico e costruita con pietra di Pescopagano con l’interno a croce latina.  Aveva tre navate a doppio sistema di archi e la volta presentava stucchi carichi d’oro con pitture ornamentali. Le vetrate istoriate riproponevano episodi della vita del Santo. Nel 1931 la statua della “Materdomini” fu incoronata con diadema di oro dal Capitolo Vaticano. Tutta questa ricchezza di arte e di devozione venne distrutta dal terribile sisma del 23 novembre 1980A distanza di 20 anni, il 30 aprile del 2000, nel corso del Grande Giubileo, veniva restituita al culto della Basilica. Non più ricca di tanti fregi e affreschi è stata ricostruita sulla stessa pianta della precedente risultando un po’ più allungata in quanto è stato inglobato il portico d’ingresso. Un’altra variazione è la collocazione della tomba del Santo che non si trova più nell’altare della navata destra, dove è rimasta la statua di S. Gerardo, ma al centro della chiesa dietro un bellissimo altorilievo in marmo.’, dove si intravede la nuova urna in cristallo, argento e madreperla, che contiene il corpo di San Gerardo.Gerardo Maiella oggi è universalmente invocato come protettore delle donne incinte e dei bambini. La leggenda narra che poco prima di morire aveva fatto finta di dimenticare, a Oliveto Citra, un suo fazzoletto presso la casa di una famiglia che l’ospitava. Una bambina, allora, gli corse dietro per restituirglielo, ma Gerardo le disse di tenerlo perché un giorno le sarebbe servito. Passati alcuni anni -Gerardo era già morto -la bambina, diventata sposa, gridava per le doglie del parto. I medici la davano per spacciata. Giunta quasi in fin di vita, si ricordò del fazzoletto di fratel Gerardo e volle che glielo posassero aperto sulla pancia. Appena ricevutolo, i dolori cessarono e la donna diede alla luce senza alcuna difficoltà il suo primo figlio.