Caposele non è solo il regno delle matasse, dei fusilli e degli amaretti. Ci sono altri due piatti altrettanto famosi che siamo lieti di proporvi nei nostri menù.
Stiamo parlando delle “Patate sfruculate” e della “Minestra e pizza”, piatti apparentemente semplici e modesti, ma capaci di rievocare i veri gusti della nostra tradizione.
L’ideale è inserire tali piatti all’interno del cosiddetto “Antipasto della Tradizione”, con il quale potrete gustare anche la polenta, le patate a fette e le bruschette con l’olio extra vergine di oliva prodotto dal nostro uliveto.
Vogliamo svelarvi, ora, la loro preparazione ed il segreto della loro bontà.
Patate sfruculate
Già con la prima semplice forchettata delle “patate sfuculiate”, vi innamorerete di questo piatto. Alla seconda, già comincerete ad aver paura che la vostra porzione finisca troppo presto.
Come sempre, il segreto della loro preparazione non è stato tramandato su dei libri, ma proviene dall’insegnamento di chi preparava questo piatto per la propria famiglia.
Per prima cosa, ovviamente, occorre pulire le patate e bollirle: quando queste si potranno infilzare con una forchetta, saranno cotte al punto giusto. Successivamente, si procede ad effettuare la tipica schiacciatura. Nel frattempo si inizia a preparare il condimento, mettendo sul fuoco dell’olio, dell’aglio e dei peperoni dolci o piccanti a seconda dei gusti. Una volta schiacciate per bene, con abilità e pazienza si amalgamano le patate con l’olio caldo, l’aglio ed i peperoni.
È questo il momento cruciale; il cosiddetto “sfuculiamientu” impiega molto tempo, proprio per amalgamare per bene le patate con il condimento caldo.
Minestra e pizza
La “Minestra e pizza” è uno dei tipici piatti che trasformano dei semplici ingredienti come le verdure, in un elegante e delicato piatto tradizionale.
Per la sua preparazione si possono scegliere a piacimento le verdure da inserire; di solito si utilizza la scarola, la verza, la borragine e la cicoria, ma se ne possono aggiungere molte altre.
Dopo averle pulite per bene, le verdure vengono bollite e, al termine, condite con aglio e olio.
Parallelamente si procede alla realizzazione della “pizza”: si impasta la farina di mais con dell’acqua bollente e con del sale. Una volta compattato al punto giusto, l’impasto si comprime fino ad arrivare ad uno spessore di massimo due centimetri.
È importante ricoprire entrambi i lati dell’impasto compresso con dell’olio, fondamentale per creare la tipica crosticina della pizza. Infine, lo si lascia in un forno alto per una trentina di minuti.
Di solito, poi, si procede ad unire la minestra con la pizza, così da creare appunto il tipico effetto di minestra “maritata” con la pizza.
È possibile anche aggiungere dei fagioli: dopo averli messi a mollo per dodici ore, si procede con una bollitura lenta; al termine della quale si condiscono con aglio, olio e peperoncino, e sono pronti per essere aggiunti a questo gustosissimo piatto.